Il costante ausilio di collaboratori non è sinonimo di autonoma organizzazione

Pubblicato il 24 novembre 2012 Secondo i giudici di Cassazione – ordinanza n. 20812 del 23 novembre 2012 - senza la prova della presenza di una struttura organizzata, il professionista, anche se si avvale, con costanza, dell’apporto di collaboratori, non può essere ritenuto soggetto all’Irap.

Il principio è stato fissato dalla Suprema corte nel contesto di un procedimento in cui la Commissione regionale del Lazio aveva negato, ad un avvocato, il rimborso dell’imposta regionale sulle attività produttive esclusivamente in considerazione della circostanza che il legale si fosse avvalso, costantemente, dell'apporto di collaboratori senza, tuttavia, “dar conto del perché questi collaboratori, e non dipendenti, avrebbero dato luogo ad una struttura organizzata”.
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