Alcune Direzioni regionali delle Entrate ritengono che, ove abbiano sospeso la coltivazione a fronte delle erogazioni di contributi Ue, le imprese agricole debbano essere escluse dalla disciplina sulle società di comodo. Anche l’impossibilità di conseguire i ricavi minimi può, afferma l’Amministrazione finanziaria, giustificare la disapplicazione del test di operatività, pur dipendendo da scelte imprenditoriali del contribuente. Secondo altri documenti di prassi, eguale esito deriverebbe in presenza di immobili acquistati con contratti di locazione già in corso, che non possono essere modificati. Dalla lettura delle risposte agli interpelli al Fisco emergono, tuttavia, orientamenti non uniformi delle Dre sul concetto di oggettività della situazione che ha impedito fossero conseguiti i proventi necessari a superare il test. Il fine dell’articolo è proprio di evidenziare la non uniformità delle interpretazioni agenziali che finora hanno reso difficile l’orientamento dei contribuenti in materia.
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