Il contribuente deve poter verificare i motivi della variazione della rendita
Pubblicato il 12 novembre 2013
Con la sentenza n.
190/3/13 del 22 ottobre 2013, la Commissione tributaria provinciale di Reggio Emilia ha accolto il ricorso proposto da un contribuente contro l'atto di accertamento con cui l'agenzia del Territorio aveva provveduto alla variazione della rendita di un'unità immobiliare di proprietà del primo e che quest'ultimo aveva iscritto attraverso la procedura Dofca.
Il ricorrente aveva lamentato che il provvedimento a lui notificato difettasse sotto il profilo motivazionale in quanto nello stesso non erano indicate le ragioni dei conteggi e delle valutazioni operate dall'Ufficio e poste alla base della rettifica. Nell'atto, ossia, era rilevabile esclusivamente l'indicazione della nuova categoria e della classe assegnata.
E detta doglianza è stata ritenuta fondata dai giudici provinciali i quali hanno sottolineato come il contribuente debba sempre essere messo nelle condizioni di verificare i motivi della eventuale variazione, motivi che, peraltro, non colpiscono solo nell'attribuzione corretta della rendita, ma anche la futura tassazione dell'unità immobiliare.