I tagli sulle detrazioni peseranno sulle famiglie
Pubblicato il 15 luglio 2011
La manovra per correggere il bilancio del sistema Italia si ritrova, dopo le modifiche apportate in sede di Commissione al Senato, a presentare un conto estremamente pesante alle famiglie italiane a causa del taglio delle deduzioni, detrazioni e sconti fiscali previsto nel 2013 (5%) e nel 2014 (20%). Tutto ciò porterebbe ad un recupero di gettito di 8 miliardi nel 2013 e 32 nel 2014.
Alla fine, quindi il governo ha scelto per un taglio lineare e non selettivo delle numerose agevolazioni, esenzioni, detrazioni (conteggiati nel numero di 483) oggi esistenti. La scure si abbatterebbe quindi sulle detrazioni per figli a carico, su quelle per reddito dipendente, sulle spese per l'istruzione, quelle mediche e per gli asili nido.
Il governo fa sapere che se entro il 30 settembre 2013 non si sarà proceduto alla riforma assistenziale e fiscale, il taglio delle agevolazioni fiscali sarebbe automatico. Il Ministero dell’economia, però, potrà decidere di escludere alcune categorie.
Inserita nella manovra anche la norma che istituisce il pagamento del contributo unificato sulle cause di lavoro, oggi esenti per il primo e secondo grado. Il balzello dovrebbe avere entità diversa secondo il reddito del lavoratore e secondo il valore della causa.
I sindacati sono insorti chiedendo a gran voce la cancellazione del disposto: a pagare sarebbe la parte debole del rapporto di lavoro, già in difficoltà per dover impugnare il licenziamento.