I consulenti del lavoro vogliono rientrare nella negoziazione assistita
Pubblicato il 25 settembre 2014
Il presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, Marina Calderone, in data
9 settembre 2014, ha inviato al Ministro della Giustizia Orlando una
lettera chiedendo di inserire anche i
Consulenti del Lavoro tra i soggetti che possono tutelare le parti nella
negoziazione assistita in
materia di lavoro.
D’altra parte, si legge nella lettera della Calderone, i Consulenti del Lavoro sono l’unica categoria professionale autorizzata per legge ad istituire
sedi di certificazione e di
conciliazione ed
arbitrato e possono assistere le parti nella
conciliazione obbligatoria prevista dalla Legge Fornero (Legge n.
92/2012) a seguito dei licenziamenti per giustificato motivo oggettivo ex art. 7, Legge n.
604/1966.
Nonostante, frattanto, il DDL sia diventato un Decreto Legge, entrato in vigore lo scorso 13 settembre 2014 (D.L. n.
132 del 12 settembre 2014), che, all’art. 7, prevede per i soli
avvocati la possibilità di effettuare una negoziazione assistita avente per oggetto i diritti del prestatore di lavoro, la categoria dei Consulenti non rinuncia alla sua battaglia, forte della
competenza che la caratterizza e della sua
terzietà già riconosciuta dal legislatore e spera di riuscire a far apportare le relative
modifiche in sede di conversione del decreto.