I Comuni contro l’Economia sulla compensazione dell’Ici

Pubblicato il 23 dicembre 2008

Dopo la pubblicazione del Dm 10 dicembre 2008 sulla trasmissione dei dati Ici (sito del ministero dell’Economia), il dialogo tra Comuni e il Ministero si è inasprito: i sindaci mettono sotto accusa i tempi ristretti previsti dal decreto per l’inoltro dei dati e ritengono che sia impossibile nei pochi giorni lavorativi rimasti affrontare la nuova procedura. Secondo l’Anci questo non è altro che un ulteriore tassello che si va ad aggiungere al già grave problema legato alla perdita di gettito Ici da parte dei Comuni. Negli ultimi giorni la vicenda si è offuscata ancora di più sull'entità reale del vuoto da colmare e sui tempi per la compensazione. Le ultime stime del Governo parlavano di 440 milioni di euro entro fine gennaio per chiudere i conti con i Comuni almeno per il 2008, anche se, a questo punto, non è possibile più celare le difficoltà dell’Esecutivo di ricercare la somma necessaria e di sopportare uno sforzo superiore ai 2,86 miliardi finora messi a bilancio per i rimborsi. I Comuni, nel certificare le somme come mancata Ici, indicano un ammontare molto più elevato. È evidente che il clima resta caldo tra Governo e Comuni, con la possibilità che si alimentare un nuovo scontro sulle cifre.

Il decreto interministeriale 10 dicembre 2008 regola le modalità di trasmissione dei dati sulla riscossione dell’Ici e dell’Iscop da parte di enti e concessionari solo per le annualità 2007 e 2008; le regole per inviare le comunicazioni a regime saranno, invece, definite con un successivo regolamento. A prevederlo è la nota 26599/2008, diramata dal ministero dell’Economia e delle Finanze. Il Dm prevede, all’articolo 1, che le notizie dei versamenti dell’Ici relative alle annualità 2007 e 2008 devono essere comunicate on-line secondo gli standard di sicurezza stabiliti dai protocolli della Pubblica amministrazione. La nota chiarisce che gli interessati sono tenuti a inviare le informazioni secondo le modalità fissate nel decreto, utilizzando un supporto ottico dove i dati dovranno essere scritti dopo essere stati “crittografati”. I Comuni potranno accedere al servizio tramite il sito del Dipartimento, scaricando un “certificato digitale” che contiene la chiave per le operazioni di crittografia e consente di acquisire le istruzioni per la procedura da seguire. Il servizio in questione è utilizzato a partire da ieri. Per gli altri soggetti, il “certificato digitale” deve essere richiesto dal responsabile del servizio alla Direzione federalismo fiscale del Ministero, che provvederà al rilascio. Il supporto ottico dovrà essere unito ad una lettera di accompagnamento, in cui indicare il nominativo e i recapiti di chi provvede all’invio.

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