Chiarimenti in tema di rilevanza del reddito di cittadinanza per l'ammissione al gratuito patrocinio sono arrivati dall’Agenzia delle Entrate interpellata da una contribuente.
L’istante fa presente di voler instaurare un giudizio di separazione dal marito richiedendo il gratuito patrocinio e precisa di essere disoccupata, senza immobili intestati e che beneficia del reddito di cittadinanza per nucleo familiare, con carta intestata al coniuge.
Si domanda quanto rilevi il RdC per la richiesta del gratuito patrocinio.
Il patrocinio gratuito è normato dall'articolo 74 del DPR n. 115/2002, dove si specifica che:
Per quanto detto sopra, deve concludersi che il reddito di cittadinanza rileva nel calcolo del reddito ai fini dell'ammissione al gratuito patrocinio.
Il beneficio viene riconosciuto a favore di nuclei familiari, in presenza di requisiti soggettivi e reddituali.
La disciplina prevede la possibilità di erogare il RdC suddiviso per ogni singolo componente maggiorenne del nucleo familiare, riconoscendo a ciascuno la quota pro-capite.
Nella risposta n. 31 del 19 gennaio 2022, si osserva che l’istante beneficia del Rdc attraverso la carta intestata al coniuge; di conseguenza, ai fini dell’ammissione al patrocinio gratuito, nella determinazione del reddito personale va conteggiato anche detto reddito per la quota del 50 per cento, qualora nel nucleo familiare, oltre ai due coniugi, non ci siano altri componenti maggiorenni.
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