E' stato approvato in via definitiva, dal Consiglio dei ministri, un decreto legislativo che attua le disposizioni della direttiva (UE) 2016/1919, in tema di ammissione al patrocinio a spese dello Stato per indagati e imputati, nell’ambito di procedimenti penali, e per le persone ricercate, nell’ambito di procedimenti di esecuzione del mandato d’arresto europeo.
Il testo aveva già ottenuto il parere favorevole dalle competenti Commissioni parlamentari.
Il provvedimento – si legge nel comunicato stampa di fine seduta del 27 febbraio 2019 – è finalizzato a garantire l’effettività del diritto di avvalersi di un difensore “assicurando che le spese per l’assistenza legale, in casi specifici, siano poste a carico dello Stato”.
L'intervento mira a tutelare:
il diritto di informare un terzo al momento della privazione della libertà personale;
il diritto delle persone private della libertà di comunicare con terzi e con le autorità consolari;
le garanzie procedurali per i minori indagati o imputati nei procedimenti penali, che vengono ulteriormente rafforzate.
Le disposizioni contenute nel Decreto – viene infine precisato – si applicano anche alle persone che non erano inizialmente indagate o imputate, ma che ne assumono la qualità nel corso di un interrogatorio da parte della polizia o di altre autorità.
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