I giudici di pace appartenenti alle associazioni UNAGIPA e ANGDP hanno proclamato una prossima astensione dalle udienze civili e penali e dalle altre attività di loro competenza.
Lo sciopero è previsto per i giorni dal 1° al 14 ottobre 2019 ed è stato disposto in adesione a quello già proclamato dal Coordinamento Magistratura Giustizia di Pace, Magip, lo scorso luglio.
La categoria lamenta di non aver ricevuto riscontro alle proprie istanze, da parte di Governo e ministro della Giustizia, per quanto concerne la più volte annunciata riforma della magistratura onoraria.
I giudici di pace, nella lettera di proclamazione dello sciopero datata 17 settembre, ribadiscono di non essere soddisfatti dell’approvazione, nel corso del Consiglio dei Ministri del 20 maggio 2019, dello schema di Ddl di modifica della c.d. riforma Orlando, con cui non sarebbe stato “recepito” il chiaro e inequivocabile input relativo alla necessità di una completa modifica di quest’ultima riforma.
Le misure varate nel disegno di legge, a detta dei Gdp, si riassumono in:
Il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, il nuovo Governo e le forze Parlamentari vengono quindi invitate dalle scriventi associazioni “a procedere celermente nell’esame del DDL e di fare propri gli emendamenti suggeriti dai Giudici di pace e dai colleghi Giudici onorari di tribunale e Vice procuratori onorari, superando le aberrazioni e le contraddizioni della legge Orlando le cui logiche squisitamente punitive e discriminatorie sono già state censurate in sede sovranazionale , ma delineando una normativa finalmente compatibile con le norme comunitarie in tema di lavoro, ponendosi peraltro in contrasto le norme licenziate dal Ministro Bonafede con norme costituzionali e della convenzione EDU poste a tutela dei beni primari inalienabili e di superiori principi comuni delle Costituzioni europee”.
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