La Cassazione, con la sentenza n. 6046 depositata l'11 febbraio scorso, ha respinto il ricorso avanzato da Antonio Ricci, ideatore televisivo, che chiedeva la condanna della titolare di un internet point umbro dal quale erano partite delle mail diffamatorie nei suoi confronti. L'obbligo di identificazione degli utenti che fanno uso dei terminali non è dettata - spiega la Corte – “a impedire l'uso criminoso della comunicazione informatica, non imponendo al titolare dell'internet point alcun controllo sul contenuto delle comunicazioni”.
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