Dall’Inps arrivano le prime indicazioni relative alla sospensione dei termini prescrizionali dei contributi previdenziali e pensionistici e al regime sanzionatorio per gli obblighi contributivi in favore dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni di cui al decreto legislativo del 30 marzo 2001, n. 165 e alle attività di sistemazione delle posizioni assicurative degli iscritti alla gestione ex Inpdap a seguito della proroga, prevista dal decreto Millerproroghe (decreto-legge 30 dicembre 2023, n. 215), fino al 31 dicembre 2024.
Le prime indicazioni sono contenute nel messaggio Inps n. 292 del 23 gennaio 2024.
Per assolvere gli obblighi contributivi nei confronti dei dipendenti iscritti alla Gestione ex INPDAP, le Amministrazioni pubbliche, per i periodi di paga fino al 31 dicembre 2004, devono inviare all'Inps i flussi UniEmens/ListaPosPA.
Nello specifico le nuove disposizioni dell’art. 1, commi 16 e 17, legge 30 dicembre 2023, n. 213, cd legge di Bilancio 2024, in continuità con gli anni precedenti modificano i termini di operatività fino al 31 dicembre 2024.
Per l’assolvimento degli obblighi contributivi delle posizioni assicurative per gli iscritti alla CTPS (MEF-SPT – oggi MEF-NoiPA) e dal 1° gennaio 2005 al 30 settembre 2012 per gli iscritti a CPDEL, CPUG, CPI, CPS e alle altre Gestioni di previdenza dei dipendenti pubblici, le pubbliche amministrazioni devono inviare all'Inps i flussi UniEmens/ListaPosPA o, in alternativa, utilizzare l’applicativo “Nuova PAssweb”.
Per l’assolvimento degli obblighi contributivi per i periodi di servizio successivi al 31 dicembre 2013 (per CTPS) e al 30 settembre 2012 (per le altre Casse) la sistemazione/alimentazione delle posizioni assicurative si effettua esclusivamente tramite il flusso di denuncia Uniemens/ListaPosPA.
A seguito della proroga, prevista dall’art.1, comma 131, del decreto legge 30 dicembre 2023, n. 215, cd. decreto Milleproroghe, fino al 31 dicembre 2024, le pubbliche amministrazioni potranno assolvere, anche in modalità rateale, gli obblighi contributivi senza l’applicazione di sanzioni ed anche oltre il termine di 5 anni.
NOTA BENE: L’Inps con apposita circolare illustrerà nel dettaglio le disposizioni previste dalle nuove disposizioni previste dal decreto Milleproroghe e dalla legge di Bilancio 2024
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