Il Tar per il Lazio, Sezione seconda, ha sospeso l’efficacia dell’ordinanza con cui Roma Capitale aveva disposto il divieto in un’ampia zona – praticamente costituente tutto il centro storico di Roma – “di qualsiasi attività che prevede la disponibilità di essere ritratto come soggetto di abbigliamento storico, in fotografie o filmati, dietro corrispettivo in denaro".
Premette difatti il Tribunale amministrativo, che le ordinanze contingibili ed urgenti – come quella qui impugnata – rappresentano il rimedio approntato dall'ordinamento per far fronte a situazioni di emergenza impreviste.
Mentre nel caso di specie, gli episodi di rappresentazione dei “centurioni” (mediante foto o filmati) dietro corrispettivo, non appaiono di entità tale da rappresentare una vera e propria emergenza, non altrimenti fronteggiabile.
Non risulta pertanto giustificato – a parere del Tar con ordinanza n. 2012 del 27 aprile 2017 – il divieto indiscriminato e più volte reiterato, di svolgere un’attività lecita e comunque avente caratteristiche analoghe a quella dei c.d. “artisti di strada”; oggetto, invece, di specifica regolamentazione da parte di Roma Capitale.
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