Fissato al 2 dicembre 2023 il primo click day per le domande di ingresso in Italia dei lavoratori extracomunitari secondo le quote fissate, per il triennio 2023-2025, dal DPCM del 27 settembre 2023; gli altri giorni sono fissati al 4 e al 12 dicembre 2023.
Rinviando al precedente articolo “Flussi ingresso 2023 al test delle domande. Cosa sapere” per una trattazione completa dell’argomento, vediamo quali passaggi devono osservare i datori di lavoro per il click day del 2 dicembre 2023.
Saranno complessivamente 452.000 i lavoratori extracomunitari che potranno fare ingresso regolarmente in Italia grazie al decreto flussi 2023, così ripartiti:
Scopo del DPCM del 27 settembre 2023 è quindi promuovere l'immigrazione legale in Italia incrementando le quote di ingresso sul territorio per motivi di lavoro ed estendendo le categorie professionali e i settori produttivi coinvolti.
La domanda di nulla osta può essere presentata:
Requisito fondamentale per la richiesta di nulla osta all'ingresso è la presenza di un reddito imponibile di almeno:
Non ci sono limiti di reddito invece, se a presentare la domanda siano persone disabili che presentano l’istanza di nulla osta al lavoro per un lavoratore addetto alla propria assistenza.
Effettuata la precompilazione della domanda utilizzando l’applicativo disponibile sul sito del Ministero dell’Interno entro il 26 novembre 2023, le date stabilite per la presentazione telematica delle domande sono fissate dalle ore 9:00 del:
NOTA BENE: Le domande possono essere presentate fino al 31 dicembre 2023 ma, poiché valutate in base all’ordine di presentazione, se dovessero risultare fuori quota il datore di lavoro visualizzerà sul portale ALI l’avviso “La pratica risulta al momento non in quota”. Si rinvia a tale proposito alla circolare congiunta del 27 ottobre 2023.
L'istanza è presentata telematicamente attraverso la piattaforma ALI disponibile su "portaleservizi.dlci.interno.it", accedendo con le credenziali SPID o CIE.
Al fine di consentire la rapida istruttoria delle domande, è prevista la possibilità di allegare la documentazione necessaria, tra cui l’autocertificazione sull’indisponibilità di lavoratori già in Italia che è la vera novità del Decreto Flussi.
In tal modo gli Sportelli Unici possono iniziare ad esaminare le domande senza dover convocare i richiedenti per la presentazione di documentazione integrativa.
Se, al momento della compilazione della domanda, non fossero disponibili tutti i documenti originali devono essere caricate altrettante dichiarazioni di impegno a consegnare gli originali mancanti; in tal caso, l’acquisizione di tale documentazione in originale è richiesta in fase di istruttoria da parte dello Sportello Unico per l’Immigrazione.
Tra la documentazione da allegare alla domanda vi è anche l’asseverazione, il documento attraverso il quale professionisti o organizzazioni datoriali certificano il rispetto dei presupposti contrattuali richiesti dalla normativa vigente per l’assunzione di lavoratori stranieri.
NOTA BENE: L’asseverazione non è richiesta nel caso in cui le domande siano inviate, in nome e per conto dei propri associati, dalle organizzazioni di categoria firmatarie dei Protocolli d’Intesa col Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
I modelli da utilizzare, a seconda dei casi, sono:
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