Il Governo stringe i tempi sul decreto Liquidità: verrà chiesta la fiducia alla Camera.
I settori alberghiero e termale ottengono eliminazione dell’imposta sostitutiva sui beni rivalutati e l’immediato riconoscimento, ai fini dell’ammortamento, del nuovo valore fiscale dei beni (ordinariamente avviene nel terzo esercizio successivo).
Resterà solo l’imposta sostitutiva del 10% sul saldo attivo di rivalutazione.
Sempre nell’ambito delle rivalutazioni, un emendamento approvato dalle Commissioni Finanze e Attività produttive della Camera concede, stavolta a tutte le imprese, la facoltà di postdatare almeno fino al 2022 la rivalutazione nei bilanci successivi al 2019, cosicché l’impresa potrà scegliere in quale bilancio rivalutare i propri asset.
Con un altro emendamento approvato si dà la possibilità di chiedere la garanzia Sace per le cessioni di crediti con garanzia di solvenza prestata dal cedente effettuate dalle imprese a banche e a intermediari finanziari.
Si ricorda che gli ultimi emendamenti hanno risolto (si dovrà comunque aspettare la pubblicazione in Gazzetta della legge di conversione) due nodi fonte di scontri con le categorie, inserendo nel decreto Liquidità:
Si sottolinea che la norma che rimette alle imprese la responsabilità dei dati dichiarati, cancellando gli obblighi di istruttoria alle banche, fungerà da manleva per le banche (la garanzia con la quale si libera una parte da un obbligo o da una responsabilità).
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