Dal 1° gennaio 2019 tutte le fatture emesse a seguito di cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate tra soggetti residenti o stabiliti in Italia, possono essere solo fatture elettroniche.
L’obbligo, introdotto dalla Legge di Bilancio 2018, vale sia nel caso in cui la cessione del bene o la prestazione di servizio è effettuata tra due operatori Iva (operazioni B2B, cioè Business to Business), sia nel caso in cui la cessione/prestazione è effettuata da un operatore Iva verso un consumatore finale (operazioni B2C, cioè Business to Consumer).
Le regole per predisporre, trasmettere, ricevere e conservare le fatture elettroniche sono definite nel provvedimento n. 89757/E del 30 aprile 2018.
Per supportare gli operatori Iva, l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione diversi servizi gratuiti che consentono di predisporre agevolmente le fatture elettroniche, trasmetterle e riceverle, conservarle nel tempo in maniera sicura e inalterabile nonché consultare e acquisire la copia originale delle fatture elettroniche correttamente emesse e ricevute.
In una notizia del 15 maggio 2020 sui corrispettivi telematici, l’Agenzia delle entrate comunica l’avvenuto aggiornamento della procedura “Documento commerciale on line”, per consentire agli esercenti di inserire il prezzo unitario del prodotto/servizio al lordo dell’Iva, con scorporo dell’Iva effettuato automaticamente dalla procedura.
Gli utenti che hanno già popolato la loro “rubrica prodotti e servizi”, troveranno i prezzi unitari automaticamente riconvertiti al lordo dell’Iva.
E’ stata aggiunta anche una sezione per inserire i diversi tipi di corrispettivi non riscossi e sono stati introdotti i ticket restaurant tra le modalità di pagamento. Infine, è stata introdotta la possibilità di effettuare un reso o un annullo anche nel caso di documento commerciale non trasmesso tramite la procedura.
Da “I servizi dell’Agenzia” del sito Internet delle Entrate, gli utenti titolari di partita IVA accedono, mediante credenziali personali, al portale web “Fatture e Corrispettivi”, dal quale il processo di fatturazione - predisposizione, trasmissione e consultazione - si avvia.
L’utente deve aver preventivamente acquisito le credenziali SPID ("Sistema Pubblico dell'Identità Digitale") oppure essere in possesso di una Carta Nazionale dei Servizi (CNS) o aver acquisito le credenziali Fisconline/Entratel rilasciate dall’Agenzia delle Entrate. E’, però, possibile delegare un intermediario (abilitato) ad accedere alla propria area riservata.
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