L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha sanzionato Fastweb, TIM, Vodafone e Wind Tre per aver posto in essere un’intesa anticoncorrenziale.
Ai quattro operatori telefonici l’Agcm ha contestato di aver coordinato le proprie strategie commerciali concernenti il passaggio dalla fatturazione a 28 giorni a quella mensile, con il mantenimento dell’aumento percentuale dell’8,6%.
Nella delibera di irrogazione delle sanzioni, in particolare, è stato riconosciuto che le società di telefonia hanno posto in essere un’intesa segreta, unica, complessa e continuata, restrittiva della concorrenza, in violazione dell’articolo 101 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione europea.
Detta intesa - si legge nel provvedimento datato 28 gennaio 2020 - era finalizzata “a mantenere il livello dei prezzi esistente e a ostacolare la mobilità delle rispettive basi clienti, impedendo il corretto svolgersi delle dinamiche concorrenziali tra operatori nei mercati dei servizi di telefonia fissa e dei servizi di telefonia mobile”.
Attraverso questo coordinamento, veniva infatti mantenuto il prezzo incrementato, rendendo vani il confronto commerciale e la mobilità dei clienti.
Del provvedimento sanzionatorio è stata data notizia con comunicato dell’Agcm del 31 gennaio 2020.
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