La Repubblica italiana ha chiesto alla Commissione europea l’autorizzazione a derogare agli articoli 218 e 232 della direttiva IVA, per poter imporre la fatturazione elettronica obbligatoria nei rapporti tra soggetti passivi e nei confronti dei consumatori finali.
La Commissione Ue - COM(2018) 55 final datata 5 febbraio 2018 – ha redatto una Proposta di decisione da inviare al Consiglio, affinchè quest'ultimo autorizzi lo Stato italiano ad introdurre una misura speciale di deroga agli articoli 218 e 232 della direttiva 2006/112/CE relativa al sistema comune d’imposta sul valore aggiunto.
Tale proposta dovrà essere approvata all’unanimità e, dopo questo importante via libera, tutto sarà pronto per il passaggio alla fatturazione elettronica obbligatoria per tutti i soggetti Iva, a partire dal 1° gennaio 2019 (dal 1° luglio 2018 per il settore dei carburanti e appalti pubblici).
Come si legge nel documento preparato dalla Commissione Ue, la richiesta italiana risulta conforme al principio di proporzionalità: si tratta di una decisione che riguarda un'autorizzazione concessa ad uno Stato membro su sua richiesta e non costituisce un obbligo.
La fatturazione elettronica obbligatoria comporterà per i soggetti passivi diversi cambiamenti che, però, sono stati anticipati dall’Italia e per i quali la stessa risulta pronta.
Nella sua proposta di deroga, basata sull’articolo 395 della direttiva Iva, infatti, l’Italia ha chiesto di ottenere l’autorizzazione ad applicare la fatturazione elettronica obbligatoria a tutti i soggetti passivi stabiliti sul territorio nazionale, fatta eccezione per i soggetti passivi che beneficiano della franchigia per le piccole imprese, e per introdurre le fatture nel Sistema di Interscambio (SdI), gestito dall’Agenzia italiana delle Entrate.
La trasmissione delle fatture attraverso SdI fornirà all’Agenzia delle Entrate un accesso tempestivo e automatizzato alle informazioni rilevanti ai fini fiscali contenute nelle fatture, con la possibilità per le autorità tributarie di effettuare controlli tempestivi e automatici in merito alla coerenza fra l’Iva dichiarata e l’Iva versata.
Con il documento preparato dalla Commissione Ue, si propone di autorizzare la deroga dal 1º luglio 2018 al 31 dicembre 2021.
Nonostante il riconoscimento dell’obiettivo perseguito, ossia la lotta contro l'evasione fiscale e la semplificazione della riscossione tributaria, la deroga è limitata nel tempo.
Entro 18 mesi dalla data di entrata in vigore, è contemplata una relazione sul funzionamento e sull’efficacia della misura, che dovrà essere presentata dall'Italia.
Se a breve, come sembra probabile e realistico, dovesse giungere il via libera definitivo da parte del Consiglio europeo al documento COM(2018) 55 final del 5 febbraio 2018, dunque, non ci sarebbero più ostacoli all’avvio della fatturazione elettronica generalizzata dal parte del nostro Stato e l’Italia sarà, così, ufficialmente autorizzata ad introdurre tale adempimento.
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