A seguito della fuorviante fake news circolante in rete relativa ad un presunto nuovo bonus Irpef spettante a dipendenti e pensionati, la Fondazione Studi, con apposito comunicato stampa del 3 settembre 2021, conferma che non vi è stata alcuna variazione rispetto alle detrazioni fiscali di lavoro dipendente e sul trattamento integrativo.
Come si evince dal comunicato, diverse organizzazioni sindacali, hanno impropriamente travisato le vigenti detrazioni per lavoro dipendente spettanti, pubblicando, peraltro, tabella di spettanza del presunto bonus con i valori ed i meccanismi tipici, per l’appunto, del citato istituto del TUIR.
In particolare, ci si riferisce alle detrazioni previste dall’art. 13 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi che vengono normalmente calcolate ed attribuite dal datore di lavoro nei cedolini paga mensili, con la conseguenza che non vi è alcun rimborso Irpef sulle buste paga di agosto o di settembre.
Semmai, a seguito del ricorso agli ammortizzatori sociali, è aumentata la platea di soggetti che hanno dovuto presentare la dichiarazione dei redditi con il Modello 730 e, dalle risultanze di quest’ultima, il datore di lavoro procederà a rimborsare o trattenere le operazioni di conguaglio riferibili all’anno fiscale precedente.
Ad aumentare la confusione è stata anche la denominazione attribuita al fantomatico Bonus Draghi che ha indotto i non addetti al settore a ritenere che vi fossero nuove disposizioni in materia fiscale.
La Fondazione Studi Consulenti del Lavoro ribadisce che, contrariamente a quanto affermato nell’informativa sindacale e come riportato in alcuni organi di stampa, non è previsto nessun nuovo bonus in busta paga, in quanto si tratta esclusivamente delle detrazioni fiscali già riconosciute dal datore di lavoro e godute precedentemente dal lavoratore.
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