Se il servizio Cbi delle banche è in linea con le nuove regole sul passaggio, dal prossimo 1° ottobre, dalla facoltà all’obbligo dei pagamenti telematici per i titolari di partita Iva, l’agenzia delle Entrate sembra fornire un’interpretazione restrittiva alla norma che impone il pagamento dell’F24 “esclusivamente” in via telematica. Infatti, nella circolare 28/E del 4 agosto 2006, tra i canali di versamento possibili da ottobre sembra non siano comprese le procedure web di presentazione dell’F24 offerte dalle banche attraverso gli standard del servizio Corporate banking interbancario.
Le Entrate sostengono che dal 1° ottobre i contribuenti Iva potranno effettuare il versamento di tasse e contributi solo con il modello F24 online o tramite gli intermediari abilitati, che utilizzano l’F24 cumulativo. Ma è un’interpretazione che contrasta con la norma che ha istituito l’obbligo della telematica per i pagamenti - l’articolo 37, comma 49, della legge 248 – secondo la quale dal prossimo mese tutti i titolari di partita Iva saranno “tenuti a utilizzare, anche tramite intermediari modalità di pagamento telematiche”.
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