Si è tenuto a Milano il 6 febbraio 2017 l'annuale Convegno organizzato da Assolombarda in collaborazione con Assonime sul tema “L’evoluzione del sistema fiscale tra tentativi di attrattività e difficoltà di attuazione”.
L'obiettivo dell'evento era quello di analizzare criticamente gli Istituti fiscali recentemente introdotti e le relative opportunità.
I lavori sono stati aperti dal presidente di Assolombarda, Gianfelice Rocca, e hanno visto la partecipazione anche della direttrice delle Entrate Rossella Orlandi.
Il numero uno dell'Agenzia delle Entrate ha incentrato il suo intervento su un grande problema che affligge oggi il nostro Paese: quello dell'evasione Iva.
In tale contesto ha evidenziato come si stia lavorando seriamente per mettere a punto strumenti di compliance per le grandi imprese, ma anche per gli adempimenti di massa.
In particolare, il lavoro dell'Agenzia - che per queste esigenze ha formato al suo interno professionalità apposite - è quello di rispondere alle nuove forme di dialogo con i contribuenti e le imprese.
Per ovviare al fenomeno dell'evasione Iva che ogni anno crea al Paese un buco tra 35 e 40 milioni di euro, la Orlandi ha evidenziato la necessità di puntare su comunicazioni Iva rafforzate, essendo convinta che il contrasto all'evasione passa per il flusso dei dati.
Ecco, dunque, che le comunicazioni Iva vengono considerate come uno strumento molto importante dal Fisco per arginare il problema dell'evasione e le stesse devono essere modificate in modo tale da dire basta all'accertamento fattura per fattura in azienda, per puntare invece su un flusso informativo che serva al contrasto ma anche alla restituzione dell'imposta.
Il tutto dovrebbe, quindi, essere svolto tramite un meccanismo che metta a confronto il dato che l'impresa e il contribuente trasmettono all'Agenzia con lo stesso dato che ha comunicato qualcun altro.
Negli ultimi due anni – ha sottolineato poi la Orlandi - vi è stata una profonda trasformazione del sistema fiscale italiano che ha portato ad un nuovo approccio basato sul confronto preventivo con le imprese.
Sono emerse, infatti, nuove forme di dialogo con le imprese, come per esempio gli accordi preventivi, con cui le imprese stesse hanno la possibilità di sistemare il carico fiscale anche in maniera retroattiva, nel 2015 sono arrivate 100 istanze e 104 lo scorso anno. Ciò con buoni risultati come è stato dimostrato dall'aumento del gettito nel 2016.
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