Esenzioni Iva, rinvio in Corte Ue

Pubblicato il 08 maggio 2006

La relazione tra la direttiva comunitaria e la legge nazionale in materia di Imposta sul valore aggiunto ha la stessa natura – sostiene l’autore – di quella che intercorre tra la legge delega e il decreto legislativo delegato. I due atti normativi rivolti al cittadino devono essere conformi alla regola sovraordinata. E nei rari casi dubbi, al giudice che deciderà della controversia in primis spetta il compito di adottare l’interpretazione adeguatrice, in grado di far inquadrare la fattispecie concreta nello spirito e nella lettera della direttiva o della legge delega. Se quest’organo di giustizia non ha un’adeguata certezza interpretativa, si rivolgerà all’organo giudiziario (Consulta per le disposizioni interne, Corte di Giustizia Ue per la verifica di rispetto delle direttive) che ha l’incarico di garantire la coerenza tra gli atti di legge.

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Fringe benefit: guida alle novità 2025

16/01/2025

CCNL Moda, chimica, ceramica artigianato Conflavoro - Stesura del 20/12/2024

16/01/2025

Legge di bilancio 2025: focus su norme per l’Irpef

16/01/2025

Moda, chimica, ceramica artigianato Conflavoro: nuovi minimi e una tantum

16/01/2025

Dalla legge di bilancio novità per l’Irpef 2025

16/01/2025

Fringe benefit e mobilità territoriale: le nuove soglie di esenzione fiscale

16/01/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy