Esecutivo. In arrivo altri 27 emendamenti al ddl di riforma del mercato del lavoro

Pubblicato il 10 maggio 2012 In Commissione Lavoro al Senato arriva un nuovo pacchetto di correzioni al disegno di legge di riforma del mercato del lavoro.

Si tratta di 27 emendamenti proposti dai relatori Maurizio Castro (Pdl) e Tiziano Treu (Pd), che si vanno ad aggiungere alle precedenti 15 correzioni già messe a punto dagli stessi parlamentari, e che verranno votati dal Governo a partire da martedì 15 maggio, mentre al momento si resta in attesa di conoscere il termine per la presentazione degli eventuali subemendamenti. L'obiettivo è di arrivare all'approvazione in Senato entro la fine del mese di maggio.

I ritocchi proposti riguardano l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, nello specifico per la parte che riguarda i licenziamenti disciplinari e i relativi limiti dei poteri decisionali dei giudici, per procedere con l’argomento dei contratti di lavoro, gli ammortizzatori sociali e arrivare alle deleghe di riforma.

Saranno corretti, poi, alcuni “refusi” come la cancellazione dell’esenzione dei ticket sanitari per i disoccupati a basso reddito; mentre, allo stesso tempo, verranno proposte alcune novità, come per esempio: la possibilità di fruire di voucher per l’assunzione di baby sitter, in alternativa al congedo parentale per gli 11 mesi successivi al termine del periodo di maternità, e l’accesso al beneficio dell’indennità di pagamento che potrà essere utilizzata anche per pagare le rate degli asili.

Per quanto riguarda l’intervento correttivo sull’articolo 18, il Governo ha come obiettivo quello di agire sui licenziamenti disciplinari eliminando il riferimento alle previsioni di legge e inserendo le ''tipizzazioni di giustificato motivo soggettivo e di giusta causa previste dai contratti collettivi applicabili''. Scopo dell’emendamento è quello di chiarire alcune ipotesi in cui il giudice annulli il licenziamento e condanni il datore di lavoro alla reintegrazione nel posto di lavoro e al pagamento di un'indennità risarcitoria di ammontare variabile: cosa che potrà avvenire in ogni caso in cui la condotta punibile rientra in una fattispecie di giustificato motivo soggettivo e di giusta causa previsto dagli stessi CCNL.

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