Il Nucleo centrale di monitoraggio della disciplina dell’equo compenso per la professione forense si è insediato ieri, 23 luglio, alla presenza del Guardasigilli, Alfonso Bonafede, e del presidente del Consiglio Nazionale Forense, Andrea Mascherin.
Il Nucleo è stato istituito, lo scorso 2 luglio, attraverso la firma di un protocollo finalizzato a promuovere una corretta applicazione della disciplina vigente in materia di equo compenso.
Lo scopo del Nucleo di monitoraggio è quello di raccogliere segnalazioni e osservazioni dal territorio sull’andamento effettivo di tale corretta applicazione per quanto riguarda, in particolare, gli avvocati.
Il ministro Bonafede, durante l’incontro, si è detto molto soddisfatto di questo risultato, concretizzato in tempi molto brevi, sottolineando che si tratta di un lavoro che incide sugli aspetti quotidiani della vita degli avvocati.
“L’impegno per il rispetto della disciplina dell’equo compenso” - ha precisato “prima ancora che un problema economico è una questione di dignità e di rispetto della professione forense. Gli avvocati garantiscono il diritto alla difesa di qualità dell’imputato. Ringrazio il Consiglio nazionale forense per la disponibilità a lavorare insieme. Da avvocato, oltreché da ministro, sono doppiamente felice per quest’obiettivo raggiunto”.
Il presidente del CNF, dal canto suo, ha ringraziato il ministro per l’apertura e la disponibilità al dialogo mostrate, soffermandosi anche lui sulla rapidità con cui il Nucleo è stato reso operativo.
Per Mascherin, “le istituzioni forensi, rapportandosi con gli altri interlocutori coinvolti, sono in grado di costruire qualcosa di buono per gli avvocati. Il metodo del dialogo, se portato avanti con lealtà, porta a frutti importanti come in questo caso. Si tratta di una scommessa vinta che apre a sviluppi interessanti anche per tutte le altre professioni”.
Nel monitoraggio - ha poi evidenziato - sarà “molto importante” la collaborazione degli ordini e delle altre rappresentanze dell’Avvocatura ai fini della raccolta del materiale di interesse a livello locale.
Già in sede di primo incontro, i rappresentanti del Consiglio nazionale forense hanno provveduto a consegnare una prima raccolta di segnalazioni di casi di mancato rispetto della normativa in materia di equo compenso. Rappresentati, altresì, anche degli esempi virtuosi.
L’attività di monitoraggio, si rammenta, si avvarrà di una rete operativa a livello locale con la partecipazione dei Nuclei locali costituiti dai COA degli avvocati.
Sul punto, il componente del Nucleo centrale di monitoraggio nonché consigliere del CNF, Antonio Baffa, ha rappresentato di aver ricevuto comunicazione della tempestiva costituzione di 20 nuclei territoriali.
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