A seguito dei tanti dubbi alimentati dalla disciplina del nuovo documento di programmazione degli Enti locali, di cui al Dlgs 118/2011, il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti è intervenuto con una nota per chiarire quanto segue: ai fini della presentazione del Dup non è obbligatorio acquisire il parere preventivo dei revisori.
L’unica notizia certa, per il momento, è quella giunta dalla nota Arconet n. 9 del 7/10/2015, secondo la quale la sola scadenza, per ora, fissata è quella del 31 ottobre 2015, per la formale approvazione del documento da parte della giunta e la trasmissione al Consiglio dell'ente locale.
Secondo il Cndcec, dunque, il ruolo del Consiglio non è ancora chiaro in quanto occorre definire se spetti all’organo elettivo la sola presa d’atto del Dup, oppure se occorra deliberarne formalmente l’approvazione. Potrebbe anche essere deliberata una mozione di indirizzo da recepire nella Nota di aggiornamento.
Per il momento, se il Dup è solo presentato da parte della giunta al Consiglio, per le conseguenti deliberazioni, il parere non è obbligatorio. I revisori entreranno in campo nel momento in cui dovranno esprimersi in sede di parere sul bilancio di previsione, verificando la coerenza esterna con gli obiettivi di finanza pubblica, la coerenza interna tra documento di programmazione e previsioni di bilancio, oltre la loro attendibilità e congruità.
Sull'argomento i commercialisti auspicano, comunque, a breve chiarimenti normativi dato che, al momento, l'iter per la presentazione del Dup è ancora indefinito.
Si è aperto (15 ottobre 2015) a Milano il IV Congresso Nazionale dei commercialisti italiani, dal titolo “Semplificare per crescere. I commercialisti, energia per lo sviluppo”.
I principali temi che verranno affrontati riguarderanno il fisco, la pubblica amministrazione, i beni confiscati alle mafie, il lavoro, il terzo settore e le imprese.
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