Nella seduta del 30 agosto 2016 il Consiglio dei ministri ha varato diverse misure che interessano il settore Giustizia.
In primo luogo, è stato approvato un decreto legge contenente disposizioni volte:
In particolare, ai fini di assicurare un più rapido smaltimento dell’arretrato dinanzi alla Corte di cassazione, viene previsto l’impiego eccezionale, nella composizione dei collegi giudicanti, di magistrati addetti all’ufficio del Massimario e del Ruolo, magistrati, ossia, con funzioni di merito.
Per rendere gli uffici giudiziari maggiormente efficienti, inoltre, sono stati previsti interventi di carattere organizzativo.
Così, per coprire i vuoti di organico nella magistratura ordinaria, è stato previsto di aumentare sino ad un decimo il numero dei posti disponibili tra quelli messi a concorso nel biennio 2014-2015.
Ridotti anche i tempi di copertura delle vacanze nell’organico degli uffici giudiziari di primo grado e diminuita la durata del tirocinio da 18 a 12 mesi dei magistrati dichiarati idonei all’esito di concorsi banditi negli anni 2014 e 2015.
Il decreto contiene, altresì, misure volte all’attuazione e all’operatività del processo amministrativo telematico (PAT).
Nel dettaglio, gli strumenti del PAT sono stati armonizzati con il Codice dell’amministrazione digitale (CAD) per quel che riguarda domicilio digitale, estensione agli avvocati difensori della attestazione dell’efficacia probatoria delle copia per immagine di documenti cartacei.
Esteso anche l’utilizzo delle modalità di deposito degli atti per i soggetti non dotati di posta elettronica certificata (modalità upload).
Inoltre, per garantire l’attuazione del programma di digitalizzazione degli uffici giudiziari, si prevede l’assunzione di 53 unità di personale a tempo indeterminato con competenze specialistiche (tre dirigenti tecnici, trenta funzionari informatici, venti assistenti informatici).
Per finire - da quanto si apprende nel comunicato del Consiglio dei ministri di fine seduta - il decreto contiene lo slittamento al 31 dicembre 2017 del termine di pensionamento per gli uffici di vertice della Cassazione, del Consiglio di Stato, della Corte dei Conti e dell’Avvocatura dello Stato. I giudici di queste magistrature apicali, di fatto, rimarranno in servizio un anno in più.
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