La Legge di bilancio 2022 ha previsto delle semplificazioni per la misura di sostegno allo sviluppo di imprese femminili nel settore agricolo, anche nota con il nome di “Più impresa”, prevedendo:
l’eliminazione tra i requisiti di accesso, nel caso di soggetti organizzati in forma societaria, di quello della maggioranza numerica e mantenendo solo quello della maggioranza, per oltre la metà, delle quote di partecipazione di donne o giovani;
il trasferimento delle risorse del Fondo istituito dall'articolo 1, comma 506, della legge 27 dicembre 2019, n. 160 (cd. Donne in Campo) agli interventi agevolativi di cui al Titolo I, Capo III, D. Lgs 185/2000 (cd. Più Impresa) mantenendone la destinazione esclusiva in favore delle imprese a conduzione femminile ed incrementandone la dotazione, per l'anno 2022, di 5 milioni di euro.
Al momento, però, la suddetta misura "Più Impresa" non è ancora operativa, in quanto manca il decreto interministeriale che deve definire criteri e modalità di accesso alle agevolazioni.
Pertanto, come si legge in un comunicato pubblicato sul sito di ISMEA, al momento, restano validi ancora i sostegni “Donne in Campo”.
Nelle more delle suddette disposizioni, le imprese femminili del settore agricolo possono, quindi, continuare a presentare la domanda a valere sulla misura Donne in Campo.
Il termine di presentazione è stato prorogato di recente e fissato al 30 marzo 2022.
La finalità della misura agevolativa è quella di favorire lo sviluppo ed il consolidamento di aziende agricole condotte e amministrate da donne.
I soggetti interessati sono: aziende micro, piccole e medie condotte e amministrate da donne, in forma singola o associata.
Tale misura prevede esclusivamente mutui a tasso zero per interventi fino a 300 mila euro della durata variabile da 5 a 15 anni, comprensiva del periodo di preammortamento.
Il mutuo a tasso zero è riconosciuto fino al 95% del valore dell'investimento, senza alcuna forma di contributo a fondo perduto.
Il mutuo agevolato è rimborsabile in rate costanti e posticipate. In caso di ritardo, viene applicato sulla somma dovuta un tasso di interesse di mora annuale, pari al tasso di riferimento europeo vigente alla data di scadenza della rata non pagata e comunque non inferiore a 0,50%.
Per garantire la realizzazione degli investimenti previsti, l’impresa beneficiaria deve apportare un contributo finanziario, attraverso risorse proprie ovvero mediante finanziamento esterno, pari almeno al 20% delle spese di investimento ammissibili, e comunque fino a concorrenza degli importi necessari alla copertura del fabbisogno finanziario generato dal piano degli investimenti, aumentato dell’IVA connessa agli acquisti oggetto dell’investimento.
L’agevolazione finanzia progetti di sviluppo che perseguano obiettivi di miglioramento del rendimento e della sostenibilità dell'azienda, miglioramento delle condizioni agronomiche e ambientali, di igiene e benessere degli animali e/o la realizzazione e il miglioramento di infrastrutture connesse allo sviluppo e alla modernizzazione dell'agricoltura.
Per accedere alle agevolazioni Donne in Campo, l’impresa richiedente deve presentare in via telematica e utilizzando esclusivamente la modulistica messa a disposizione sul portale dedicato Ismea:
domanda di ammissione alle agevolazioni, compilata in tutte le sue parti;
copia di un documento di riconoscimento, in corso di validità, del titolare della impresa richiedente;
studio di fattibilità del progetto, compilato in tutte le sue parti, e comprensivo degli allegati. La fase di compilazione della domanda di ammissione alle agevolazioni si conclude con il caricamento, in formato PDF®, di tutti i documenti indicati nel portale o nel bando. Con l’inserimento dei dati obbligatori e il caricamento degli allegati richiesti, il sistema consente di convalidare la domanda e genera un codice progetto (CP), che identificherà il progetto per l’intera durata. La convalida della domanda sul portale rappresenta il termine di presentazione della domanda.
Ismea ricorda che le domande, che alla scadenza del 30 marzo 2022 non risulteranno convalidate sul portale – sezione Donne in Campo, potranno essere nuovamente predisposte e successivamente convalidate sul portale – sezione Più Impresa, selezionando l'accesso come "impresa femminile".
Non appena il decreto interministeriale che regola i criteri e le modalità di accesso agli interventi agevolativi di cui al Titolo I, Capo III, D. Lgs 185/2000 (cosiddetta Più Impresa) sarà adeguato alle novità disposte dalla Legge di bilancio 2022, le imprese condotte da donne, di qualsiasi età, oltre a disporre di una dotazione finanziaria dedicata, potranno accedere alle seguenti agevolazioni:
contributo fino al 35% del valore del progetto;
mutuo a tasso zero fino al 60% del valore del progetto;
limite massimo di intervento di ISMEA entro 1,5 milioni di euro per singolo progetto.
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