Cosa accade nel caso in cui la domanda di protezione internazionale dello straniero venga proposta a seguito della pronuncia di espulsione del medesimo?
Lo ha spiegato la Corte di cassazione, Prima sezione civile, con ordinanza n. 5437 depositata il 27 febbraio 2020.
In questa ipotesi – hanno spiegato i giudici di Piazza Cavour - il decreto di espulsione non è colpito da alcuna forma di sopravvenuta invalidità ma è solo sospeso quanto alla sua efficacia.
Conseguentemente, il giudice di pace adito ai sensi dell’articolo 13, comma 8, del Decreto legislativo n. 286/1998 non può, in ragione della domanda di protezione internazionale, pronunciarne l’annullamento.
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