Attraverso il D.m. n. 282 del 13 giugno 2017 – in attesa di pubblicazione in Gazzetta ufficiale – il Ministero delle Infrastrutture ha colto l’occasione per raccogliere tutte le istruzioni tecniche e le regole di dettaglio succedutesi nel tempo in fatto di controlli di velocità e taratura periodica degli apparecchi autovelox. Si dà così una veste normativa – mediante decreto vincolante per tutti gli organi di polizia ed Enti gestori di strade – a tutto quanto era prima regolamentato, principalmente, con semplici circolari, direttive o linee guida. La normativa in questione – tanto attesa sin dalla sentenza della Consulta n. 113 del 18 giugno 2015, che ha sancito l’obbligatorietà della taratura periodica degli strumenti di controllo elettronico di velocità – oltre a disciplinare le verifiche iniziali e periodiche di funzionalità e di taratura degli apparecchi in questione, si occupa altresì della segnalazione e della visibilità degli stessi, indicando la tipologia dei cartelli di preavviso e la distanza minima, anche in base alle caratteristiche della strada ove sono collocati.
Così, ad esempio, diviene effettivamente vincolante l’obbligo (introdotto dal 2009 ma finora spesso disatteso) di rendere visibili le postazioni fisse automatiche, apponendovi sopra un segnale col simbolo del Corpo di polizia che le gestisce (il casco per i vigili urbani, la sagoma di un agente per la Stradale).
Altra segnaletica andrà invece eliminata; ossia quella di preavviso di autovelox – peraltro spesso vecchia e con caratteristiche grafiche non regolamentari – laddove in realtà non vengono effettuati controlli.
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