Nella seduta del 17 giugno 2020, il Senato ha votato la fiducia al Governo sul testo del disegno di legge di conversione del Decreto n. 28/2020 in materia di proroga delle intercettazioni e sospensioni processuali. Il testo passerà ora all’esame dell’altro ramo del Parlamento.
Tra gli ultimi ritocchi, si segnala l’introduzione della possibilità che la polizia penitenziaria utilizzi droni per assicurare una più efficace vigilanza sugli istituti penitenziari e garantire la sicurezza all'interno dei medesimi.
E’ inoltre modificata la disciplina procedimentale ai fini di permessi di necessità e della detenzione domiciliare in deroga, sostitutiva del differimento dell'esecuzione della pena. In proposito, si prevede che nella valutazione dei detenuti sottoposti al regime dell'articolo 41-bis dell'ordinamento penitenziario, dovrà essere sentito anche il Procuratore nazionale antimafia.
Ulteriori modifiche hanno riguardato anche la valutazione del giudice di sorveglianza in relazione all'emergenza epidemica da Covid-19 nonché le regole su colloqui e corrispondenza telefonica dei detenuti.
Altri ritocchi di particolare rilievo sono rappresentati, da un lato, dall'emendamento che sancisce la riapertura dei tribunali e degli uffici giudiziari dal 1° luglio 2020, dall'altro, dalla previsione della mediazione civile obbligatoria per le cause da instaurare a seguito di inadempimenti contrattuali conseguenti al rispetto delle misure di contenimento del contagio.
Infine, tra le ultime novità, si segnala l’emendamento che ha introdotto una particolare tutela dei minori nell'accesso al cyberspazio.
E’ previsto, in proposito, che i contratti di fornitura nei servizi di comunicazione elettronica contengano, tra i servizi preattivati, sistemi di controllo parentale ovvero di filtro di contenuti inappropriati per i minori e di blocco di contenuti riservati ad un pubblico di età superiore ai 18 anni.
Tra le misure contenute nel decreto, si rammenta altresì il rinvio dell'applicazione della riforma della disciplina delle intercettazioni al 1° settembre 2020: è previsto, in particolare, che le nuove disposizioni si applicheranno ai procedimenti penali iscritti dopo il 31 agosto 2020 mentre la disciplina attuale continuerà ad applicarsi per tutti i procedimenti in corso.
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