Dl Crescita 2.0. Modifiche alla tassa sui licenziamenti
Pubblicato il 01 dicembre 2012
Novità dal maxi emendamento presentato in commissione Industria al Senato, al decreto legge n.
179/2012, contenente misure per la crescita del Paese. I tempi per la conversione sono molto ristretti: la scadenza è il 18 dicembre.
Durc – Le imprese in difficoltà economica anche a causa di ritardati pagamenti da parte della Pa e quindi impossibilitate a presentare il Durc, potranno partecipare a gare di appalto. Un decreto ministeriale deve indicare le regole che permetteranno a tali soggetti la partecipazione a bandi pubblici. Inoltre viene ripristinato il Durc su carta, che viene esteso anche per il pagamento degli stati di avanzamento dei lavori e dello stato finale dei lavori.
Aspi – Ritocchi non rilevanti sono stati apportati alla disciplina Aspi: per l’esodo dei lavoratori più anziani, i datori di lavoro pagheranno l’equivalente della pensione e i contributi fino alla maturazione dei requisiti. Rimangono fermi tutti gli sgravi previsti per assunzioni di soggetti i difficoltà e per la trasformazione di rapporti a termine in contratti a tempo indeterminato.
Lavoro a chiamata – Viene inserita la proposta di eliminare il canale del fax per effettuare la comunicazione alla Dtl da parte del datore di lavoro; rimangono in essere gli strumenti della posta elettronica e degli Sms.
Banda ultra larga – Previsto un credito di imposta per progetti finalizzati allo sviluppo delle reti Ngn (a banda ultra larga), anche per importi inferiori a 100 milioni di euro. Aumento del 15% del credito se l’investimento è effettuato nel Mezzogiorno.
Responsabilità solidale – Si potrà evitare la responsabilità solidale, e quindi la sanzione per il committente,
in presenza di una dichiarazione sostitutiva di atto notorio rilasciata dal responsabile dell'adempimento che attesti il regolare versamento di ritenute e Iva.
Corrispettivi telematici – La norma, ora applicabile alle imprese della gdo, che prevede la possibilità di trasmettere telematicamente all'Agenzia delle entrate l'incasso di ciascun punto vendita, con esonero dall'obbligo di certificazione fiscale dei corrispettivi mediante rilascio di scontrino o ricevuta fiscale, viene estesa alle imprese che, indipendentemente dalla superficie dei punti vendita, fanno parte di un gruppo societario ai sensi dell'art. 2359 c.c. operante con più punti vendita nel territorio nazionale e che realizza un volume d'affari annuo aggregato superiore a 10 milioni di euro.
Tassa sui licenziamenti – Modifiche alla nuova tassa sui licenziamenti – introdotta dalla riforma Fornero - operante dal gennaio 2013. Il datore di lavoro che licenzia un dipendente è tenuto a versare un minimo di 459 fino ad un massimo di 1.377 euro. Le somme servono per finanziare l’Aspi.
Dal 2017, poi, in caso di licenziamento collettivo, se non sussiste l’accordo con i sindacati, l’importo si deve intendere triplicato.
Il nuovo maxiemendamento al Dl Sviluppo riduce l’aliquota di calcolo dal 50 al 41%; inoltre, viene modificata la base di applicazione dell'aliquota per calcolare l'importo del ticket che non sarà più il trattamento mensile iniziale di Aspi ma il massimale mensile di Aspi.