Dl Competitività, si lavora su 800 proposte di modifica
Pubblicato il 31 luglio 2014
Il testo del
Dl Competitività, approvato la scorsa settimana con voto di fiducia, è ora tornato alla Camera dove il provvedimento è al vaglio di Governo e maggioranza per un suo significativo ridimensionamento.
Il decreto che tocca argomenti diversi (dall’energia alle tariffe elettriche, dall’agricoltura all’ambiente fino all’efficienza energetica nell’edilizia scolastica), seppur accomunati dall’unico obiettivo dello sviluppo, così come uscito dal Senato sembrava ricalcare la veste di un
dl omnibus, suscitando non poche perplessità soprattutto con riferimento ad alcune norme aggiunte all’ultimo minuto.
Di conseguenza, le riunioni fiume degli ultimi giorni finalizzate a fare marcia indietro su almeno una ventina di disposizioni.
Sul provvedimento gravano, infatti, circa
800 proposte di modifica presentate nelle Commissioni ambiente e industria su cui si discuterà almeno fino alla fine di questa settimana: il Dl è atteso alla Camera per inizio della nuova settimana per poi essere oggetto di una rapidissima rilettura da parte del Senato prima che arrivi il 22 agosto, giorno della sua scadenza.
Le norme stralciate
Super Scia - eliminata la norma che, in caso di mancata emanazione dei decreti attuativi entro i 31 dicembre 2014, farebbe scattare automaticamente la Scia o l'autocertificazione con controlli ex post per qualsiasi professione o attività economica.
Opa - c’è l'intenzione di eliminare la seconda soglia fissata al 25% per lanciare un Opa obbligatoria per le società quotate.
Poste – no anche alla parte del Dl che prevede una spesa di 535 milioni di euro da versare a Poste Spa per dare attuazione alla sentenza del Tribunale Ue in materia di “aiuti di Stato”.
Manager pubblici – verso l’abolizione anche la norma sull'esenzione dal tetto degli stipendi da 240 mila euro anche per i manager delle società che emettono strumenti finanziari quotati in borsa.