Diretta Map. Chiarimenti sulla disciplina antielusiva dei beni in godimento ai soci

Pubblicato il 21 ottobre 2011 Nella diretta Map partita il 20 ottobre, con la partecipazione dei dottori commercialisti e di alcuni esperti fiscali, è stato analizzato l’impatto delle recenti manovre finanziarie sulla vita del cittadino/contribuente, chiamato a modificare i propri comportamenti di spesa per adeguarsi alle richieste del Fisco, nel 2011.

Tra i moduli di formazione continua per i professionisti, anche quello riguardante la disciplina antielusiva dei beni di godimento alla luce delle modifiche apportate dalla manovra di ferragosto. Il nuovo dettato letterale del comma 1, lettera h-ter dell’articolo 61 del Tuir prevede che la differenza tra il valore di mercato e il corrispettivo annuo per la concessione in godimento di beni dell’impresa a soci o familiari dell’imprenditore, se già non abbia concorso alla formazione del reddito nell’ambito di altra categoria reddituale (reddito di lavoro dipendente), costituisce reddito diverso.

La finalità di tale disposizione è quella di individuare coloro che provano ad occultare il possesso di beni rilevanti ai fini del redditometro oltre che cercare di colpire il socio di riferimento della società che non abbia provveduto a deliberare la distribuzione di utili, per attenuare il prelievo ai fini Irpef sui dividendi. Il rischio, però, è che in tal modo vengano colpiti anche i soci possessori di partecipazioni non rilevanti.

Applicando letteralmente la nuova disposizione, se il reddito da lavoro dipendente è inferiore al canone di godimento di mercato si andrebbe incontro alla tassazione dell’eccedenza quale reddito diverso, ma resterebbe comunque da capire qual è la sorte del costo relativo ai beni ad uso promiscuo (per la parte eccedente l’ammontare che trova capienza nel reddito di lavoro dipendente o assimilato) che è deducibile ai sensi dell’articolo 95, comma 5 del Tuir. La norma vuole, infatti, che i costi relativi ai beni d’impresa concessi in godimento a soci per un corrispettivo annuo inferiore al valore di mercato del diritto di godimento non siano ammessi in deduzione dal reddito imponibile.

Dunque, nella diretta Map si è tentato di capire proprio in che modo la finalità antielusiva della disposizione in questione rischia di colpire – anche senza volerlo esplicitamente – i soci dipendenti e i loro familiari.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Settimana corta: testo base all'esame dell'Aula alla Camera. Cosa prevede

25/10/2024

Accredito figurativo per cariche elettive e sindacali: procedure e requisiti

25/10/2024

Legge di bilancio 2025: stop al processo senza contributo unificato

25/10/2024

Bonus librerie 2024: ultimi giorni per invio istanze

25/10/2024

Data Breach: azienda multata dal Garante Privacy per sicurezza inadeguata

25/10/2024

Legge di bilancio 2025: novità su Pos, mutui prima casa e fringe benefits per neo assunti

25/10/2024

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy