La Corte di Giustizia dell'Unione Europea, con sentenza del 2 settembre 2015, causa C-309/14, si è espressa in senso contrario alla norma italiana che impone ai cittadini di paesi terzi che chiedono il rilascio o il rinnovo di un permesso di soggiorno in Italia di pagare un contributo di importo variabile tra euro 80 ed euro 200, in quanto siffatto contributo è stato ritenuto sproporzionato rispetto alla finalità perseguita dalla direttiva ed atto a creare un ostacolo all’esercizio dei diritti conferiti da quest’ultima.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, di concerto con il Ministero dell’Interno, con Decreto del 5 maggio 2017, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’8 giugno 2017, ha modificato il Decreto 6 ottobre 2011 relativo agli importi del contributo per il rilascio del permesso di soggiorno riducendo gli importi del 50%.
Per cui la misura del contributo per il rilascio e rinnovo del permesso di soggiorno a carico dello straniero di età superiore ad anni diciotto è determinata come segue:
euro 40,00 per i permessi di soggiorno di durata superiore a tre mesi e inferiore o pari a un anno;
euro 50,00 per i permessi di soggiorno di durata superiore a un anno e inferiore o pari a due anni;
Euro 100,00 per il rilascio del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo e per i dirigenti ed i lavoratori specializzati.
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