Dichiarazione RED 2019, termine prorogato a causa del Coronavirus

Pubblicato il 06 marzo 2020

Tenuto conto della situazione di emergenza sanitaria in atto sul territorio nazionale per la diffusione del Coronavirus (cd. “COVID-19”), i termini di conclusione delle dichiarazioni reddituali (Modelli RED – “Campagna ordinaria 2019” e “Solleciti 2018”) e delle dichiarazioni di responsabilità (“Campagna INV CIV ordinaria 2019” – “Modelli ACC.AS/PS”) e “Campagna Solleciti 2018” (“Modelli ICLAV” e “ICRIC frequenza”), sono stati prorogati dal 28 febbraio 2020 al 31 marzo 2020.

Il differimento dei termini, comunicato dall’INPS con il messaggio n. 946 del 5 marzo 2020, è stato disposto per facilitare gli adempimenti dichiarativi in capo ai soggetti interessati.

Modalità di presentazione della dichiarazione RED 2019

Ai fini della presentazione delle dichiarazioni reddituali e di responsabilità su riportate, fino alla data del 31 marzo 2020, continueranno a essere a disposizione dei cittadini:

Per accedere ai servizi telematici, ricorda l’INPS, può essere utilizzato:

Dichiarazioni escluse dall’assistenza da parte dei CAF

Infine, il documento di prassi rende noto che sono state escluse dal servizio affidato ai CAF e ai soggetti abilitati all’assistenza fiscale:

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

CCNL Porti - Accordo di rinnovo del 18/11/2024

22/11/2024

CCNL Comunicazione artigianato - Ipotesi di accordo del 18/11/2024

22/11/2024

Ccnl Porti. Rinnovo

22/11/2024

Comunicazione artigianato. Rinnovo

22/11/2024

CCNL Terziario Confesercenti - Accordo integrativo del 4/11/2024

22/11/2024

Società di ingegneria: validi i contratti con soggetti privati post 1997

22/11/2024

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy