DEF Approvata la Nota di aggiornamento per la Manovra 2018

Pubblicato il 25 settembre 2017

Il Consiglio dei Ministri, in data 23 settembre 2017, ha approvato la Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza (DEF), che contiene la composizione della prossima Manovra finanziaria che sarà presentata in Parlamento entro il 20 ottobre.

Nella Nota vengono evidenziati i recenti effetti positivi delle riforme strutturali e degli interventi di politica economica messi in atto dal Governo negli ultimi anni e, di conseguenza, aggiornate le stime sul quadro macroeconomico per l’anno in corso e il triennio successivo, oltre che gli obiettivi programmatici rispetto a quelli contenuti nel DEF dell’aprile scorso.

In un quadro economico in miglioramento, ma senza eccessivi entusiasmi, con una crescita stimata all’1,5% per 2017, 2018 e 2019, il Governo si appresta a varare una Manovra da 20 miliardi, di cui 15,7 miliardi destinati a cancellare gli aumenti Iva e gli altri ripartiti quasi equamente tra rifinanziamento dei contratti per il pubblico impiego e misure per la crescita.

Stime al rialzo per i prossimi anni

Nella Nota di aggiornamento, infatti, rispetto a quanto previsto nel mese di aprile, l'Esecutivo mette in evidenza una crescita più forte delle attese (l'1,5% di crescita del Pil rispetto all'1,1% approvato in primavera) e un debito in calo a partire dal 2017, con un spazio di 10 miliardi di maggior deficit a disposizione per la prossima legge di Bilancio.

Proprio il debito pubblico, infatti, anche al netto del sostegno al sistema bancario, quest'anno è destinato per la prima volta a scendere, così da passare dal 132% sul Pil stimato dall'Istat per il 2016 al 131,6% nel 2017 e al 129,9% nel 2018.

Cauto ottimismo

Per il Premier Gentiloni si tratta sicuramente di numeri positivi, anche frutto dell'impegno messo nel rispetto delle regole europee, tanto da commentare: “non è il momento di buttare alle ortiche gli impegni profusi in questi anni, ma dobbiamo prendere atto che il percorso ha dato i suoi frutti”.

Anche il Ministro dell'Economia Padoan, solitamente molto prudente, si è espresso ritenendo che “un certo ottimismo è giustificato” e che le prossime scelte sulle nuove misure si potranno concentrare solo su “alcune priorità selezionate” a meno che non vengano trovare coperture aggiuntive, che però non potranno far ricorso ad altro deficit e nemmeno bloccare la ripresa in corso.

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