Decreto Cultura: fondi per apertura di librerie da parte di under 35

Pubblicato il 07 gennaio 2025

Il Consiglio dei Ministri del 23 dicembre 2024 ha dato spazio anche ad un decreto-legge contenente varie misure in materia di cultura al fine di:

Presente anche:

Il provvedimento - n. 201 del 27 dicembre 2024 – è arrivato nella Gazzetta Ufficiale n. 302/2024 e colma l’assenza di disposizioni riguardanti il settore della cultura nella legge di bilancio 2025 (L. n. 207/2024).

Spettacoli dal vivo fino a duemila partecipanti

Per facilitare l'ingresso nel settore delle industrie culturali, a partire dal 1° gennaio 2025, esclusi gli ambiti coperti dagli articoli 142 e 143 del regolamento emesso con il regio decreto del 6 maggio 1940, n. 635, gli eventi dal vivo che includono espressioni culturali come teatro, musica, danza, musical e proiezioni di film

non richiederanno più i consueti permessi di autorizzazione, licenze o concessioni.

Questi saranno sostituiti dalla segnalazione certificata di inizio attività – SCIA - prevista dall'articolo 19 della legge del 7 agosto 1990, n. 241, da presentare allo sportello unico per le attività produttive o ufficio equivalente, salvo restrizioni ambientali, paesaggistiche o culturali relative al luogo dell'evento.

Misure per editoria e librerie

Per promuovere l'apertura di nuove librerie in Italia da parte di giovani fino a 35 anni, il Ministero della cultura ha creato un fondo di 4 milioni di euro già operativo per il 2024.

Per supportare l'intera catena del settore editoriale, inclusa quella digitale, così come le librerie di antica tradizione e rilevanza storico-artistica e quelle di vicinato presenti sul territorio nazionale, il Ministero della cultura ha creato un fondo di 24,8 milioni di euro per il 2025 e di 5,2 milioni di euro per il 2026.

Le risorse verranno distribuite alle biblioteche statali accessibili al pubblico, agli enti locali e agli enti riconosciuti dalle leggi del 17 ottobre 1996, n. 534, e del 28 dicembre 1995, n. 549, per l'acquisto di libri, compresi quelli digitali.

Per le modalità di attuazione delle suddette misure il Ministro della cultura dovrà emanare i relativi decreti.

Per arricchire il contenuto culturale dei giornali stampati, aumentando le sezioni dedicate a cultura, spettacoli e audiovisivi, è stato creato provvisoriamente un fondo nel bilancio del Ministero della cultura, dotato di 10 milioni di euro, disponibile per l'anno 2025.

Istituzioni culturali

Per assicurare il corretto svolgimento delle attività istituzionali e il funzionamento delle strutture amministrative, inclusa la definizione delle dotazioni di personale, sono stati stanziati contributi annuali a partire dal 2025 a diversi enti storici e culturali. I finanziamenti sono così distribuiti:

Il 40% di questi contributi è destinato alle attività istituzionali, mentre il 60% è riservato alle spese di funzionamento. Questi fondi sono erogati dal Ministero della cultura entro il 30 giugno di ogni anno.

Inoltre, alla Giunta storica nazionale è concesso un ulteriore finanziamento di 200.000 euro annui per promuovere e realizzare edizioni critiche di opere di figure importanti dei secoli XIX e XX, con lo stesso termine di erogazione.

Entro il 30 giugno dell'anno successivo al riferimento, gli enti beneficiari devono inviare al Ministero della cultura un rapporto sull'utilizzo dei contributi ricevuti.

Carta giovani e carta del merito: fatturazione

I soggetti autorizzati ad accettare la Carta della cultura Giovani e la Carta del merito, secondo il comma 357 della legge 30 dicembre 2021, n. 234, devono inviare la fattura entro 90 giorni dalla fine dell'iniziativa per mantenere il diritto al rimborso.

Inoltre, per le edizioni precedenti dell'iniziativa legata alla Carta elettronica Bonus cultura 18app, queste stesse entità sono obbligate a presentare la fattura entro il 31 marzo 2025 per non perdere il diritto al rimborso del credito accumulato.

Impignorabilità dei fondi per il patrimonio culturale

I fondi allocati dal Ministero della cultura per la protezione e la promozione del patrimonio culturale, in virtù di disposizioni legali o amministrative, sono esclusi da qualsiasi forma di esecuzione forzata.

I responsabili dei centri amministrativi definiti dall'articolo 21, comma 2, della legge del 31 dicembre 2009, n. 196, devono identificare e giustificare periodicamente le somme impiegate per le finalità suddette, delineando per ciascuna:

a) la base normativa o amministrativa che ne determina l'allocazione;

b) la necessità della spesa;

c) il collegamento diretto con le attività essenziali di protezione o valorizzazione.

Qualsiasi procedura esecutiva avviata in contrasto con quanto stabilito nel primo punto non implica restrizioni sui fondi né limita le operazioni del tesoriere.

Piano Olivetti per il rafforzamento culturale

Viene implementato la "Strategia Olivetti per il rafforzamento culturale" con l'obiettivo di:

Unità di missione per cooperazione culturale con l'Africa e il Mediterraneo esteso

Per incentivare ulteriori attività culturali, il Ministero della cultura ha creato una unità di missione dedicata alla cooperazione culturale con l'Africa e il Mediterraneo esteso.

Questa unità, operando nel quadro delle competenze del Ministero della cultura e in collaborazione con il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, ha il compito di:

L'unità di missione sarà attiva fino al 31 dicembre 2028 e funzionerà sotto la diretta supervisione dell'ufficio di Gabinetto del Ministro della cultura.

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