I contenuti che compongono il Ddl di Bilancio 2020 e il Decreto fiscale, sebbene siano stati presentati la scorsa settimana, sono ancora al centro di dibattiti tra i componenti della maggioranza.
C’è attesa per la riunione del Consiglio dei ministri di stasera (ore 21.00), in cui ufficialmente si dovrebbe discutere del nuovo decreto terremoto, ma dove, in realtà, saranno nuovamente trattati alcuni temi caldi: tetto al contante, sanzioni sui pos, sugar e plastic tax, stop alla flat tax con ritorno all’analitico.
Su capitolo flat tax, ultime indiscrezioni parlano dell’introduzione di un doppio regime opzionale, dove rimarrebbe il regime forfetario per ricavi o compensi fino a 30.000 euro ed oltre tale limite si applicherebbe un calcolo opzionale tra analitico e forfetario in base alla convenienza, con l’inserimento di strumenti anti-abuso su manodopera e beni strumentali. Inoltre, chi si avvarrà della fattura elettronica sarà esonerato dall’applicare alcuni limiti.
Ma gli scogli nella maggioranza sono rappresentati anche da altre misure su cui non ci sarebbe convergenza.
In ballo sono la stretta al contante e le nuove soglie per i reati fiscali proposte dal ministro della Giustizia Bonafede: tali ipotesi non danno stime ai fini del gettito che potranno portare. Ma anche sull’introduzione della sanzione per gli esercenti che non accetteranno pagamenti col Pos non c’è intesa sebbene qui i numeri di gettito vi siano, però sono considerati irrilevanti.
Con la legge di Bilancio 2020 sono previste novità che saranno in vigore col nuovo anno.
Si tratta della riforma del bonus nido: il contributo pari a 1.500 euro per tutti i bambini che frequentano l’asilo nido, pubblico o privato, incrementabile fino a 3mila euro per i redditi medio-bassi.
Aumenti anche per il bonus bebè per ciascun figlio: per i nati da gennaio 2020 è previsto un assegno da 80 a 160 euro mensili, graduati in base alla situazione economica del nucleo familiare. Inoltre sarà eliminato il requisito dell’Isee fino a 25mila euro e l’assegno mensile sarà fruibile fino a dicembre 2020.
Il congedo obbligatorio per i papà sarà esteso fino a sette giorni.
Successivamente è intenzione del Governo porre in essere il Family act, che vede la ristrutturazione di tutto il welfare familiare e che ha come punto centrale l’istituzione di un assegno universale strutturale per ciascun figlio, dalla nascita all’età adulta, accompagnato dal riordino di misure esistenti e nuovi investimenti.
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