Ddl di bilancio 2020. Si assottiglia il carico sulle auto aziendali

Pubblicato il 05 dicembre 2019

Come anticipato dal Governo, è avvenuta la rimodulazione della stretta sulle auto aziendali. A prevederla il “mini” maxi-emendamento al Ddl di bilancio presentato in commissione Bilancio al Senato.

Procederanno in questi giorni i lavori in commissione, per cercare di far arrivare il testo in aula al Senato lunedì 9 dicembre, testo sul quale sarà posto il voto di fiducia.

Ddl di bilancio. Auto aziendali e plastic tax: mano meno pesante

Meno dura la mano del Governo sulla tassazione delle auto aziendali: la novità dell’ultima ora prevede che per i veicoli nuovi con emissione di anidride carbonica non superiore a 60g/km, dati in uso promiscuo ai dipendenti, si assumerà il 25% dell’importo corrispondente a una percorrenza convenzionale di 15.000 chilometri calcolato sulle Tabelle Aci. Questo dai contratti stipulati dal 1° luglio 2020.

Per l’altro punto dolente – plastic tax – l’ipotesi del Governo è di ridurre l’impatto del 70%. La decisione non accontenta ancora la frangia di parlamentari che vuole la totale eliminazione del balzello.

Ddl di bilancio. Ivie e Ivafe per società semplici

Una novità è rappresentata dall’introduzione di Ivie e Ivafe (Imposta sul valore degli immobili situati all’estero e Imposta sul valore delle attività finanziarie detenute all'estero) anche per enti no profit e società semplici, finora esclusi.

Ddl di bilancio. Estromissione immobili imprenditore individuale

Un nuovo emendamento va a toccare l’estromissione degli immobili per l’imprenditore individuale: se i beni sono posseduti al 31 ottobre 2019, è possibile accedere all'istituto qualora l’operazione sia posta in essere nel periodo tra il 1° gennaio e il 31 maggio 2020. Circa i versamenti rateali derivanti dall'estromissione, vengono fissati al 30/11/2020 e al 30/6/2021, mentre gli effetti dell'operazione decorrono dal 1° gennaio 2020.

Ddl di bilancio. Riviste le clausole di salvaguardia fiscali

Nelle modifiche presentate sarebbe prevista, dal 2021, una rivisitazione delle clausole di salvaguardia con un aumento sulle accise di benzina e diesel.

Per fare cassa, è stato stabilito l’inserimento della Robin tax sulle concessionarie pubbliche: con effetto retroattivo (2019), sarà applicata l’Ires del 3% per sette tipologie di concessionari di servizi pubblici.

Sparisce, invece, l'aumento dell'imposta di bollo sui certificati penali.

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