Ddl Bilancio 2019 senza procedura d’infrazione. Entra la Web tax

Pubblicato il 20 dicembre 2018

Grazie all’accordo raggiunto, il Governo italiano ha evitato l’apertura della procedura d’infrazione da parte della Ue sull’approvazione del Ddl di bilancio 2019. Si tratta, viene detto, di un via libera “prudente e condizionato”; i passi dell’Italia circa l’approvazione e l’applicazione delle misure di finanza pubblica saranno seguiti molto da vicino dall’esecutivo europeo.

I correttivi derivanti dall’accordo saranno accorpati nel maxi-emendamento da approvare con la fiducia; è molto probabile che il testo sarà portato in Parlamento in serata.

I nuovi termini fissati sono:

Il premier Conte ha tenuto ad affermare che reddito di cittadinanza e quota cento partiranno nei tempi che erano stati previsti. Questo è possibile in quanto si è accertato che le risorse effettivamente necessarie per la realizzazione di questi principali interventi erano inferiori e sono inferiori a quelle inizialmente previste.

Altri mezzi economici, poi, provengono da misure di contenimento della spesa pensionistica, come il raffreddamento dello schema di indicizzazione dei trattamenti pensionistici di più cospicuo importo, e l’intervento sulle cosiddette pensioni d'oro, con riduzione dei trattamenti più elevati, attraverso la previsione di un contributo di solidarietà temporaneo e progressivo per scaglioni di reddito.

Capitolo entrate

Le misure che garantiranno più entrate allo Stato sono:

Web tax

Ritorna lo schema della Web tax previsto in passato: un prelievo del 3% sulle imprese con ricavi complessivi non inferiori a 750 milioni e ricavi derivanti da servizi digitali superiori a 5,5 milioni. La tassa colpirà: pubblicità diretta agli utenti della rete on line; fornitura di servizi venduti su piattaforme digitali; trasmissione di dati raccolti da utenti e generati dall’utilizzo di un’interfaccia digitale.

Tagli a crediti d’imposta

L’accordo con Bruxelles porta limitazioni ad alcuni aiuti per le imprese.

Nel 2019 sarà definanziato il credito di imposta per gli investimenti in beni strumentali al Sud, che servirà come parziale copertura della riduzione del cuneo fiscale operata attraverso la riduzione delle tariffe Inail.

Tagli anche per il Fondo per favorire lo sviluppo per capitale immateriale, la produttività e la competitività, istituito dalla legge di bilancio 2018, per finanziare progetti di ricerca e iniziative di trasferimento tecnologico soprattutto nelle aree di Industria 4.0.

Eliminato il credito di imposta relativo alle deduzioni forfetarie in materia di Irap per chi impiega lavoratori dipendenti a tempo indeterminato al Sud: si tratta di un beneficio poco utilizzato ma che fruisce di importanti risorse rimaste inutilizzate.

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