Dal Cdm esce una manovra correttiva morbida

Pubblicato il 01 luglio 2011 Via libera dal Consiglio dei Ministri alla manovra correttiva ed alla delega fiscale. Il tutto per un valore globale di 47 miliardi di euro, così suddivisi: 1,5 miliardi nel 2011, 5,5 nel 2012, 20 miliardi nel 2013 e nel 2014.

Nella delega fiscale non è stato stabilito nessun imminente aumento dell'Iva ma si effettuerà una revisione graduale delle attuali aliquote, in base agli effetti inflazionistici prodotti da un aumento. La tassazione separata del 35% sul trading delle banche sembra superata; si parla di un'addizionale del 7% sul trading finanziario delle banche, una aliquota che si applica non sull'intero imponibile, ma sull'ammontare dell'imposta da pagare.

Per la parte del settore pubblico, forti tagli sono stati fatti all'Ice, con la previsione di riduzione di 200 unità (al momento sono impiegate 1200 persone). Gli uffici Ice in Italia dai 14 di oggi passeranno a due. Abbattimento di un altro 10% per il finanziamento pubblico ai partiti. Tagli anche per aerei e auto “blu”: gli aerei saranno riservati al capo dello Stato, al presidente della Camera, a quello del Senato, a quello del Consiglio e al presidente della Corte Costituzionale; le auto vanno usate e rottamate quelle che ci sono ora, per il futuro quelle da acquistare non dovranno superare i 1.600 di cilindrata. Gli stipendi dei parlamentari saranno parificati a quelli europei.

Nuova stretta nel pubblico impiego, con l'obbligatorietà della visita fiscale fin dal primo giorno di malattia nei casi in cui l'assenza si verifichi nelle giornate precedenti o successive a quelle lavorative.

Il superbollo previsto per le auto sopra i 170 kw ora viene elevato a quelle sopra ai 225.

Pensioni - Dal 2020 ci vorrà un mese di più, ossia 60 anni e un mese, per consentire alle donne che lavorano nel settore privato di andare in pensione. I 65 anni verranno raggiunti nel 2032. Definito l'anticipo dal 2015 al 2014 del meccanismo relativo all'aggancio del momento effettivo del pensionamento alla speranza di vita; ok al blocco della rivalutazione sulle pensioni d'oro e al il dispositivo anti-badanti per i trattamenti di reversibilità.

Sospeso per ora il ritorno dal prossimo 1 gennaio 2012 del superticket da 10 euro su visite specialistiche e analisi.

Infine, non è passata la norma per la quale dal 2012 veniva introdotto un taglio del 30 per cento degli incentivi alle rinnovabili; il testo così recitava: “tutti gli incentivi, i benefici e le altre agevolazioni, comunque gravanti sulle componenti tariffarie relative alle forniture di energia elettrica e del gas naturale, previsti da norme di legge o da regolamenti sono ridotti del 30 per cento rispetto a quelli applicabili alla data del 31 dicembre 2010”.
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