Dal 2011, nuovi limiti alla compensazione dei crediti fiscali e contributivi

Pubblicato il 09 agosto 2010

La manovra estiva (Dl 78/2010 e legge conversione n. 122/2010) ha introdotto alcune misure restrittive anche in materia di riscossione dei tributi e dei compensazioni, al fine di accelerare l’incasso delle imposte evase o non versate e le relative sanzioni.

Dal prossimo 1° gennaio 2010 scatterà, infatti, il divieto di compensazione di crediti fiscali e contributivi per il pagamento di imposte e contributi con il modello F24, se vi sono debiti per tributi erariali iscritti a ruolo non pagati. Il divieto di compensazione sarà valido per i debiti tributari superiori a 1.500 euro, se è scaduto il relativo termine di pagamento. In caso di compensazione, si incorrerà nella sanzione pari al 50% dei debiti scaduti fino all’ammontare indebitamente compensato. La sanzione non può essere applicata se è ancora in corso un contenzioso sull’iscrizione a ruolo. Il termine dei cinque anni per far valere la sanzione inizierà a decorrere dal giorno successivo alla definizione del contenzioso. Il ruolo di verifica della corretta applicazione della disposizione verrà eseguito dall’agenzia delle Entrate e dalla Guardi di Finanza.

Parallelamente al divieto di compensazione in F24, la disposizione normativa introduce nuove possibilità di utilizzo del credito fiscale per saldare la cartella esattoriale. In un prossimo decreto ministeriale, atteso entro il 27 novembre 2010, verranno infatti definite le modalità con cui si potranno usare, anche parzialmente, i crediti per pagare debiti iscritti a ruolo relativi alle stesse imposte.

Un’accelerazione è stata impressa anche alla stessa riscossione. Dal prossimo 1° luglio 2011, infatti, decorsi 60 giorni dalla notifica dell’atto di riscossione, gli accertamenti diventeranno atti esecutivi e dovranno contenere l’avvertenza che, se le somme non verranno pagate entro ulteriori 30 giorni dalla scadenza, l’agente della riscossione procederà all’esecuzione forzata anche senza previa iscrizione a ruolo, con modalità che verranno dettate da un prossimo provvedimento dell’agenzia delle Entrate.

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