Dal 1° gennaio entrate in vigore le novità sulle compensazioni Iva. Necessari ulteriori chiarimenti ufficiali

Pubblicato il 07 gennaio 2010 Il 1° gennaio 2010 è ufficialmente entrato in vigore il nuovo regime Iva sulle compensazioni, anche se tutti i dubbi sull’argomento non sono ancora stati fugati. Il vero banco di prova si avrà nei prossimi giorni, quando i contribuenti dovranno affrontare le prime scadenze in programma per il 16 gennaio (data che slitta al 18, lunedì) e per il 16 febbraio. Nonostante, l’agenzia delle Entrate sia intervenutà già con due provvedimenti (datati 21 dicembre 2009 ed entrati in vigore con il nuovo anno), con cui ha stabilito che i canali per la comunicazione in merito alle compensazioni Iva e la trasmissione delle comunicazioni in merito ai relativi crediti superiori a 10mila euro annui saranno esclusivamente telematici (Entratel e Fisconline) ed ha individuato i nuovi codici identificativi per i crediti maturati da altri soggetti, si resta in attesa di un ulteriore provvedimento con cui dovrebbero essere affrontati ancora molti temi aperti. Ma prima, il Ministro dell’Economia deve decidere se alzare il tetto annuo per tutte le compensazioni in F24 a 700mila euro, dagli attuali 516.457 euro, secondo quanto previsto dall’articolo 10 del Decreto legge n. 78/2009. Se ci sarà il suddetto innalzamento, esso decorrerà sempre dal 1° gennaio 2010. A questo punto, il nuovo intervento dell’agenzia delle Entrate si renderà necessario proprio per chiarire se le compensazioni Iva annuali relative al 2009 si potranno effettuare solo per importi fino a 10mila euro, dato che il superamento di questa soglia è possibile solo dal mese successivo a quello di presentazione della dichiarazione e il prossimo appuntamento è fissato proprio per metà gennaio. Inoltre, si dovrà stabilire se sono soggetti al vincolo dei 10mila euro anche le compensazioni con crediti Iva residui derivanti dalle dichiarazioni annuali 2008 o dai tre trimestri del 2009. Altro punto da precisare è se l’importo rilevante ai fini del confronto con la soglia dei 10mila euro o dei 15mila, in caso di apposizione del visto di conformità, è quello effettivamente compensato oppure quello del credito complessivo risultante dalla dichiarazione. Nel caso, infine, nel primo appuntamento di gennaio 2010 il contribuente si trovi a compensare un credito inferiore alla soglia dei 10 mila euro e, quindi, non è obbligato a seguire “formalità”, ma prevede di superarla nel corso dell’anno, allora ci si aspetta di sapere cosa si deve fare fin da subito, per timore di sbagliare nelle future compensazioni, che diventeranno oggetto stretto di monitoraggio.
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