Gli esportatori italiani, a partire dal 1° gennaio 2010, saranno tenuti a rispettare una seria di nuovi obblighi imposti nel nostro ordinamento dal recepimento della direttiva 2008/08/Ce, che ha modificato il criterio di territorialità. In particolare, i servizi previsti dall’articolo 40 del Dl 331/93 che fino al 31 dicembre 2009 formano il plafond per l’esportatore abituale, dall’anno prossimo dovranno essere considerati fuori campo Iva per mancanza del requisito territoriale. Dovrà, inoltre essere emessa fattura per tutte le prestazioni di servizi “fuori campo Iva” rese a soggetti passivi d’imposta residenti in un altro Paese comunitario, che dovranno assolvere l’imposta nel loro Stato con l’istituto del reverse charge.
In altri termini, il meccanismo dell’inversione contabile sarà esteso a tutte le prestazioni di servizi tra soggetti passivi d’imposta stabiliti in due diversi Stati Ue. Novità anche per i modelli Intrastat, che dovranno contenere anche le indicazioni di soggetti passivi d’imposta comunitari con i quali vengono effettuate prestazioni di servizi con Iva soggetta al reverse charge.
Roberta Moscioni
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