Ai sensi della nuova direttiva 2008/99/Ce del 19 novembre 2008 sulla tutela penale dell'ambiente, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europa L328 del 6 dicembre scorso, dovranno essere sanzionati, con carcere e multe salate, i danni “rilevanti” all'ambiente. I paesi dell'Ue avranno due anni di tempo per l'adeguamento dei propri codici penali; in particolare, dovranno essere punite, con sanzioni “efficaci, proporzionate e dissuasive”, le condotte di gestione illecita dei rifiuti, scarico di sostanze inquinanti o radiazioni, commercio di specie animali protette. L'Italia, poi, dovrà adeguarsi rispetto a diversi profili, a partire dalla responsabilità delle persone giuridiche.
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