Da gennaio 2010 aumenteranno gli obblighi per le imprese con rapporti economici intracomunitari

Pubblicato il 05 novembre 2009

Una volta recepita anche dall’Italia la direttiva sui servizi internazionali - su esplicita previsione della legge Comunitaria n. 88/2009 che ha delegato il Governo a recepire entro fine anno le direttive Ue 2008/8, 2008/9 e 2008/117 - aumenteranno le formalità e gli obblighi per le imprese che intrattengono rapporti commerciali con l’estero.

 Dal prossimo 1° gennaio 2010, infatti, cambieranno le regole per la tassazione Iva dei servizi internazionali, per i rimborsi a soggetti passivi non residenti e per i modelli Intrastat. Dunque, imprese e professionisti dovranno informarsi sulla situazione giuridica del soggetto estero con cui hanno in corso dei rapporti, prima di emettere la fattura. La modifica del concetto di territorialità, porterà a rivedere anche il concetto di soggetto passivo d’imposta, estendendo tale definizione a tutti quei soggetti che esercitano attività o effettuano operazioni non soggette a Iva e anche a quegli enti e organismi non economici che devono assolvere l’imposta nel nostro Paese per servizi resi da fornitori non residenti in Italia.

Con la direttiva 2008/8/Ce, del 12 febbraio 2008, è previsto anche l'ampliamento dell'inversione contabile nei servizi internazionali. Il meccanismo del reverse charge verrà esteso obbligatoriamente a tutte le cessioni di beni e a tutti i servizi resi da soggetti passivi non residenti e forniti a soggetti passivi stabiliti nel territorio dello Stato. Analogamente, è previsto l'obbligo di presentare il nuovo modello Intrastat anche per i servizi intracomunitari. L’invio del modello da annuale diventerà trimestrale o addirittura mensile.

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