Nonostante la riunione fiume di oltre tre ore che si è tenuta ieri a Bruxelles, gli esperti della Commissione europea non sono riusciti a dissipare i dubbi sul meccanismo selettivo con cui opera il taglio del cuneo fiscale previsto dalla Finanziaria breve, dunque, è attesa un’altra riunione tecnica in cui dovrà partecipare anche la delegazione del Governo italiano. Per Bruxelles non solo è interessante il trattamento delle utilities, per la parte di fatturato non soggetta a regime di concessione, ma è sotto osservazione anche l’impianto del sistema di selettività, per cui saranno necessarie solide giustificazioni all’esclusione dai benefici previsti dall’ultima manovra fiscale, in particolare di banche e assicurazioni. Norma che ha provocato il ricorso nei giorni scorsi dell’Ania e ha suscitato perplessità (anche se più sommesse) da parte dell’Abi. Nella riunione di ieri, l’Italia ha confermato la volontà di collaborare con europea per arrivare in tempi brevi ad una soluzione. I passi successivi di questo capitolo sono la notifica da parte dell’Italia a Bruxelles dello stesso testo inserito nella manovra finanziaria, in cui si specifica però che è pronta ad accogliere le obiezioni di Bruxelles. Nella versione finale della misura resterebbero fuori le banche e le assicurazioni, mentre verrebbero incluse le concessionarie e le utility. Dal momento della notifica, avrà due mesi di tempo per approvare o meno la misura.
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