Cumulo contributivo anche per i CdL

Pubblicato il 23 febbraio 2017

Dal 1° gennaio 2017 l'applicazione dell'istituto del cumulo contributivo è stato esteso anche agli iscritti alle Casse di previdenza dei liberi professionisti, interessando così anche i Consulenti del Lavoro e l'ENPACL.

A prevedere tale misura è stata la Legge di Bilancio 2017 (L. n. 232/2016), che ha sancito che i destinatari del cumulo contributivo sono i professionisti con posizione contributiva ripartita su più gestioni previdenziali.

Come funziona il cumulo contributivo

Raggiunti i requisiti pensionistici, il cumulo contributivo prevede la facoltà di presentare domanda presso la gestione previdenziale alla quale si è stati, oppure si è, iscritti da ultimo, così da ottenere un'unica pensione, composta di tante quote quante sono le gestioni interessate.

Due le caratteristiche fondamentali del cumulo contributivo:

- esso non prevede il pagamento da parte dell'interessato di alcun onere.
- le quote pensionistiche vengono calcolate dalle singole gestioni previdenziali con i metodi tipici di ciascuna, così come vigenti nei periodi di iscrizione accreditati.

FAQ Consulenti del lavoro

Sul sito web dei Consulenti del lavoro, il 22 febbraio 2016 è stata caricata una pagina che rinvia alle risposte ai quesiti più frequenti in materia di riforma previdenziale curate dell'Ente nazionale di previdenza e assistenza dei consulenti del lavoro (ENPACL).

Tra le precisazioni anche alcune che riguardano direttamente l'istituto del cumulo contributivo.

In relazione alla richiesta del cumulo e alla sua tempistica, nelle FAQ si specifica che la domanda di pensione in cumulo contributivo va presentata presso la gestione alla quale si è stati iscritti da ultimo e che la richiesta va presentata nel periodo immediatamente precedente il raggiungimento dei requisiti pensionistici.

E', inoltre, possibile visualizzare un video di Fabio Feretra, Direttore generale EMPACL, sui destinatari e su alcuni specifici chiarimenti riguardanti il cumulo contributivo.

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