di Pescara è impegnata nella maxi-truffa dei crediti d’imposta a danno dell’Erario nazionale con solo tre magistrati che devono esaminare oltre 42mila pratiche sulle sanzioni degli ultimi anni e devono lottare contro il tempo per non incorrere nei termini di prescrizione. Coinvolti quasi 5mila operatori finanziari e Paesi con i quali non risulta stipulata alcuna convenzione che preveda il rimborso del credito d’imposta sui dividendi distribuiti da società italiane quotate in borsa.
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