Coronavirus, il “canone Rai” va pagato

Pubblicato il 17 aprile 2020

Nonostante il diffondersi dell’emergenza epidemiologica da Coronavirus in Italia è comunque obbligatorio pagare il cd. “canone Rai”. L’abbonamento, che deve essere corrisposto da chi detiene apparecchi radiotv in alberghi, bar, ristoranti, cinema o comunque fuori dall’ambito familiare, rimarrà invariato per quest’anno.

La conferma è arrivata con il Decreto 20 dicembre 2019, pubblicato il 14 aprile 2020 in Gazzetta Ufficiale n. 98.

Coronavirus, contratti di sviluppo

Nuove risorse per i “contratti di sviluppo” e gli “accordi di programma”. I nuovi fondi, pari a 600 milioni di euro, sono destinati al finanziamento di programmi strategici e innovativi sul territorio, con priorità agli investimenti per la produzione di dispositivi sanitari e di materiale biomedicale funzionali a fronteggiare l'emergenza causata dal Coronavirus;

A comunicarlo è il MiSE con la direttiva 15 aprile 2020 (in corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale).

I contratti di sviluppo sono operativi “a sportello”. Le domande sono valutate a seconda della data di presentazione e non c'è una graduatoria di merito. Le agevolazioni sono concesse sotto forma di finanziamento agevolato, nei limiti del 75% delle spese ammissibili, di contributo in conto interessi, di contributo in conto impianti o di contributo diretto alla spesa. L'entità delle agevolazioni, nel rispetto dei limiti delle vigenti norme in materia di aiuti di Stato, è determinata sulla base della tipologia di progetto, della localizzazione dell'iniziativa e della dimensione di impresa.

Infine, l'ammontare e la forma dei contributi concedibili vengono definiti nell'ambito della fase di negoziazione. I progetti, invece, possono essere presentati da imprese di qualsiasi dimensione in forma singola o aggregata.

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