Coronavirus e Giustizia. Il CNF illustra le ultime misure

Pubblicato il 07 maggio 2020

L’Ufficio studi del CNF ha messo a punto una scheda di lettura del Decreto Legge n. 18/2020, convertito con Legge n. 27/2020, e del Decreto Legge n. 28/2020.

Il documento, diffuso ieri 6 maggio 2020, analizza le principali novità introdotte dai due Decreti, suddividendole nei macrogruppi giustizia civile e penale, giustizia amministrativa e giustizia contabile.

La guida segue le precedenti schede riassuntive elaborate dal Consiglio Nazionale Forense il 9 aprile e il 18 marzo 2020, in relazione alla normativa via via emanata durante l’emergenza epidemiologica da Coronavirus.

Nel nuovo articolato, sono riportati i testi a fronte degli artt. 83, 84 e 85 del Dl n. 18/2020, convertito con Legge n. 27/2020, prima e dopo la pubblicazione del Dl n. 28/2020, all’espresso fine di consentire una migliore analisi delle novità di rilievo apportate da quest’ultimo decreto.

Tra le disposizioni approvate a seguito della conversione in legge del Dl n. 18/2020, vengono ricordate le misure concernenti l’attività giudiziaria, la detenzione domiciliare e le licenze straordinarie per i detenuti in regime di semilibertà.

Sul fronte della giustizia amministrativa, viene precisato che l’articolo 84 “non è stato oggetto di modifiche sostanziali, ma solo di limitati interventi di coordinamento formale”.

Della scheda di lettura è stata data notizia ai Presidenti dei Consigli dell’Ordine degli avvocati e a quelli delle Unioni Regionali Forensi, con missiva del CNF di ieri.

Colloqui tra avvocati e detenuti

Con quest'ultima comunicazione, è stata trasmessa anche una nota del dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria del ministero della Giustizia, resa a seguito di richiesta formulata dal Consiglio - su segnalazione del COA di Roma - avente ad oggetto i colloqui audiovisivi e telefonici tramite utenza mobile tra difensori e assistiti detenuti.

Facendo seguito a questa richiesta, il Direttore Generale dei detenuti ha impartito ai Provveditori e ai Direttori degli Istituti penitenziari opportune disposizioni sulla comunicazione del numero di utenza mobile da parte degli avvocati, disposizioni utili per superare le difficoltà rappresentate dal CNF nell'aggiornare prontamente gli albi online con l’indicazione del numero di utenza mobile dei difensori.

Fino a nuove disposizioni, quindi - per come suggerito dal CNF - sarà possibile che il numero di utenza mobile venga comunicato con la nota PEC con cui viene inoltrata la richiesta di contatto e che all’inizio del colloquio si provveda all’identificazione mediante esibizione del documento identificativo.

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